DERVIO - In questi 4 giorni di allenamento è stato provato il nuovo assetto della barca con il piede d’albero spostato in avanti di due buchi.
Con vento debole l’albero è tutto indietro e viene tirato in avanti progressivamente all’aumentare del vento.
Come prevedevo con aria forte la barca è molto orziera, e il timone duro.
È stato provato a scarrellare la randa sottovento, il risultato è quello di avere una barca meno orziera ma si perde 5 gradi di bolina.
Se “scarrelliamo” (se cioè lasciamo scorrere il carrello sottovento) otteniamo di aprire la randa, di migliorare il suo rendimento aerodinamico (Fr 1 > Fr) e di orientare più verso prua la risultante (Fr) delle forze aerodinamiche che agiscono su di essa (fig. 10). La presenza del trasto permette dunque di separare il controllo dello svergolamento (che dipende dalla trazione della scotta) dall’apertura della randa (che dipende dalla posizione del carrello).
Come esperimento è stato provato anche di scarellre sopravento, in questo caso si guadagnano 5 gradi ma la barca si impianta e non cammina.