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Utilizzo della bussola: Tacktick Micro Compass

Micro compass può visualizzare i seguenti dati: gradi bussola (rotta attuale) direzione tattica (avverte i salti del vento) conto alla rovescia In modo Tactics, Micro Compass aggiunge la metà dell’angolo di virata allo schermo di destra e lo sottrae dallo schermo di sinistra, in modo che si possa vedere sempre lo stesso numero su entrambi i bordi, quando il vento è costante. Se invece il vento ruota uno dei numeri cala e l’altro cresce e si capisce (ma credo che lo segnali proprio) se è il caso di virare sullo scarso o mentenere sul buono. Lo so, è un po’ casinosa come spiega ed è facile che se non si ha mai regatato venga difficilino a capire ma meglio non mi viene.

La bussola è molto utile in regata perché permette di valutare tanti riferimenti indispensabili per capire che cosa si sta facendo, come stiamo navigando rispetto al vento e quanto ci avviciniamo alla boa; è utilizzata soprattutto per:

1) Rilevazione della boa di bolina

Una volta che la giuria ha posato il campo di regata si porta la barca al centro della linea di partenza orzando fino a mirare con la prua la boa di bolina. Una volta collimata la boa, cercando di tenere la barca ferma con le vele che fileggiano, dovrete leggere e memorizzare i gradi bussola. Se avrete l’accortezza di fare questa operazione nel vento pulito, cioè in una zona libera dalle turbolenze create dalle altre barche, nello stesso momento, osservando il boma, vi potrete accorgere se questo è in linea con l’asse longitudinale della barca, nel caso la giuria sarà stata brava e fortunata a mettere la boa perfettamente al vento. Se invece il boma si posizionerà a destra o sinistra del pozzetto si avrà sicuramente la boa non posizionata correttamente rispetto al vento e quindi il campo di regata avrà un lato favorito. Per avere un rilevamento preciso del vento bisogna cogliere il momento in cui la barca è assolutamente ferma e con la prua perfettamente allineata con la boa, questo per eliminare le interferenze con il vento apparente che anche un minimo abbrivio può dare. In questa fase la migliore posizione da assumere in barca è quella seduti in pozzetto.

Alcune volte il rilevamento della boa di bolina viene indicato direttamente dalla giuria che espone un tabellone sulla murata sinistra della barca ma l’operazione precedentemente descritta vale la pena di eseguirla comunque. 

L’esempio centrale rappresenta il tipico caso di un campo ben disposto dalla giuria (almeno sino al momento della partenza).

Per meglio comprendere le fasi successive, dove tutto viene ricondotto a numeri, ovvero a gradi, supponiamo di aver rilevato la boa a 100°.

2) Linea di partenza

Conosciuto l’angolo della boa (es. 100°), con l’aiuto della bussola possiamo capire se la linea di partenza è correttamente posizionata rispetto alla boa di bolina, ovvero è ortogonale rispetto alla linea immaginaria che collega la boa al vento con il centro della linea di partenza.

La rilevazione di questo dato permette di sapere quale delle due estremità della linea di partenza è più vicino alla boa di bolina e quindi se conviene partire dalla parte della barca giuria o dalla boa, ovviamente dopo aver valutato tanti altri fattori tra i quali il vento, il traffico creatosi in una estremità della linea fino al calcolo statistico di non incontrare il solito rompiscatole degli ultimi 20 secondi che ti costringe a cambiare i piani.

Un piccolo inciso per i principianti, che poi forse saranno gli unici lettori di queste righe. I gradi della bussola crescono andando verso destra e decrescono andando a sinistra. Se per esempio fate rotta con mura a dritta per 100° e orzate un poco (andate a dx), sulla bussola farete una lettura sicuramente superiore a 100°, viceversa se puggerete (andate a sx), sulla bussola leggerete sicuramente un angolo inferiore a 100°. Con mura a sinistra poggiando aumenterà l’angolo, orzando diminuirà.

Detto questo ci porteremo alla estrema sinistra della linea di partenza a circa cento, centocinquanta metri dalla boa, vireremo per ritornare verso quest’ultima con una rotta al traverso che dovrà essere la prosecuzione del segmento barca giuria-boa. Quando saremo sicuri di essere ben allineati traguardando con la nostra prua la boa e il centro giuria, leggeremo i gradi bussola. La linea ben posizionata dovrebbe trovarsi a 190° ovvero 100° (boa di bolina/vento) più (perché andavamo verso destra) 90° (angolo retto). Se leggessimo 200° la barca giuria si troverebbe svantaggiata di 10° rispetto al contro-starter, se invece la lettura risultasse 180° sarebbe vantaggioso partire in barca. Bisogna inoltre considerare che, tradotto in metri, il vantaggio aumenta con l’aumentare della lunghezza della linea di partenza.

Alcuni giudici, per evitare partenze con il solito affollamento in barca, posizionano di proposito la boa contro-starter in maniera che sia più sopra-vento.

Volendo si può fare la stessa operazione dal lato destro del campo, cioè allineando la nostra prua con la barca giuria e la boa. In questo caso, ai soliti 100° gradi della direzione del vento/boa andranno sottratti (perché andiamo verso sinistra) i gradi bussola della nostra rotta che, per avere la linea ortogonale, dovrebbe essere pari a 10°.

Di solito però si preferisce effettuare l’operazione da sinistra perchè l’allineamento dalla boa, godendo di una migliore visuale, permette un rilevamento più preciso.

 

3) Buoni e scarsi

La bussola è l’unico strumento a nostra disposizione per determinare se stiamo navigando su un bordo “buono” o su uno “scarso”. Facciamo riferimento al solito campo di regata con la boa di bolina a 100° e vento proveniente dalla stessa direzione.

Partiamo per il nostro primo bordo cercando di mantenere inalterato il giusto compromesso tra angolo e velocità. Si potrebbero verificare due situazioni diverse, registrabili con la nostra bussola, legate alla instabilità del vento:

1) lettura dei gradi che diminuisce

se navighiamo con mura a dritta siamo su uno scarso;

se navighiamo con mura a sinistra siamo su un buono;

2) lettura dei gradi che aumenta

se navighiamo con mura a dritta siamo su uno buono;

se navighiamo con mura a sinistra siamo su un scarso;

Facendo un esempio numerico:

siamo mura a dritta con rotta 60°; proseguendo con il bordo ad un certo punto lo strumento indica 70° (caso 2). Significa che stiamo andando più a destra “I gradi della bussola crescono andando verso destra e decrescono andando a sinistra”, quindi su un buono che ci avvicina alla boa perché, mentre prima navigavamo a 40° rispetto alla boa, ora stiamo procedendo su una rotta che diverge da questa di soli 30°. Se ne deduce che il vento sta ruotando a destra di 10°.

Per realizzare istantaneamente in quale situazione ci troviamo si potrebbe applicare alla vela una semplice nozione di algebra.

Se battezziamo con il segno + le mura a dritta e con il segno – le mura a sinistra e facciamo la stessa cosa con i gradi che salgono (+) e quelli che scendono (-) avremo risposte immediate per ogni situazione.

Mura a dritta (+) gradi in aumento (+) = + (buono)

Mura a dritta (+) gradi in diminuzione (-) = - (scarso)

Mura a sinistra (-) gradi in aumento (+) = - (scarso)

Mura a sinistra (-) gradi in diminuzione (-) = + (buono)

 

 

 

Partenza

Arrivati sul campo di regata si effettuano tutti i rilevamenti necessari utilizzando la bussola come precedentemente spiegato. Rilevare i gradi della boa di bolina, vedere se il campo è ben posizionato, prendere dei riferimenti a terra se la boa è posta verso

la costa per individuarla più facilmente nel corso della regata, determinare l’estremità della linea più conveniente per partire.

Cercare di “leggere” il campo di regata per vedere se c’è più pressione da una parte interpretando anche il colore dell’acqua.

Il rilevamento della direzione del vento è una operazione da ripetere più volte, anche in prossimità della partenza. Da questi rilevamenti si capisce la tendenza della direzione del vento, che può essere costante verso una sola direzione o oscillante.




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